COSA CAMBIA A LIVELLO LEGISLATIVO E NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI
Dal primo marzo entra in vigore la riforma Cartabia nelle cause di diritto di famiglia. L’intento della riforma è quello di semplificare le procedure e conseguentemente ridurre soprattutto i tempi processuali.
L’obiettivo del legislatore, anticipando anche l’entrata in vigore originariamente prevista, è quello di snellire i procedimenti di separazione e divorzi, caratterizzati da una durata pluriennale ed un infinito scambio di scritti difensivi, concentrando attività e difese e riducendo udienze e atti processuali.
Si mira inoltre a ridurre il carico dei Tribunali, privilegiando gli strumenti alternativi ai contenziosi, come, ad esempio, la negoziazione assistita, il cui ambito di operatività viene esteso alle coppie non coniugate re-
stando, tuttavia, ancora preclusa alle parti assistite mediante il patrocinio a spese dello Stato.
Queste le più importanti novità:
- Un rito unico per tutti i procedimenti di famiglia (sinoraad esempio erano previste procedure differenti per la disciplina del mantenimento dei figli nati fuori dal matrimonio, per i procedimenti di separazione e divorzio e per i giudizi dinanzi al Tribunale per i Minorenni);
- La concentrazione di tutte le difese e dei mezzi di prova nel ricorso introduttivo e nella comparsa di risposta del convenuto;
- La possibilità di richiedere il divorzio già nel giudizio di separazione; La creazione del Tribunale unico della famiglia (che entrerà in funzione nel 2024) destinato a sostituire il Tribunale per i Minorenni.
Non mancano tuttavia una serie di criticità. L'intento è apprezzabile, ma il risultato è una riforma frettolosa e incompleta.
Studio Legale De Crescenzo